il Signor Wilson ha pagato
le rose Poi si è avvicinato
da solo allo scafo delle spine
In un istante apparente Facile
al buio delle pareti e degli steli rancorosi
Ma il tavolo non si mosse / E neanche
la tovaglia immaginata uniforme alla
superficie
Un vero dispiacere / Con la roba
travasata dal piccolo recipiente / Il Signor
Wilson si è finto un pittore all’ombra
Della stanza / Ha preso la notte da una
forma qualunque /Lo stesso cavalletto
di nero indaffarato / Gigantesco /
Anatomico / Per ogni petalo in formicolio
All’acqua /Nel vuoto che non smette di
applicare il tempo alla tela cardiopatica